Vi invitano alla presentazione del libro
Prenotazione e green pass rafforzato richiesti
Dialogherà con l’autore
Bruna Zuccolin,
presidente dell’ANVGD di Udin
Vita quotidiana e testimonianze sul centro
raccolta profughi giuliano dalmati di Laterina
1946-1963
di Elio Varutti
Il Campo profughi di Laterina (AR), dal 1946 al 1963, per ben diciassette anni, funziona come Campo profughi per italiani in fuga dall’Istria, Fiume e Dalmazia (per oltre 10mila persone), terre assegnate alla Jugoslavia col trattato di pace del 10 febbraio 1947. Sono italiani della patria perduta. Patiscono il freddo e la fame. Tra i più anziani di loro ci fu un alto tasso di suicidi. A Laterina giungono pure alcuni sfollati dalle ex colonie italiane. Non c’è un libro che tratti in modo specifico questi anni di vita quotidiana e di incontro-scontro con la popolazione locale, fino alla completa integrazione sociale, mediante qualche matrimonio misto (di solito: marito toscano e moglie istro-dalmata) e, soprattutto, col lavoro e con l’assegnazione delle case popolari ai profughi.
